storia delle macchine agricole

La storia delle macchine agricole moderne parte all’alba della rivoluzione industriale, dove il fermento culturale ed economico di questa nuova era ha permesso lo sviluppo delle prime rudimentali macchine agricole. Le prime macchine sviluppate furono ideate per aumentare la produttività di quei lavori che richiedevano un elevato numero di uomini e di ore, come la semina, la lavorazione del cotone e la mietitura del grano.

Il motore di queste macchine restava sempre l’uomo o l’animale, ma con l’avvento della macchina a vapore di James watt questo diede maggiore impulso all’agricoltura industriale, specialmente nelle operazioni pesanti come l’aratura e la mietitura dei cereali, le quali per natura richiedevano un maggior dispendio di energia. La maggior parte di queste macchine furono ideate e adottate nei paesi più ricchi e con estensioni elevate e pianeggianti, come ad esempio gli stati uniti.
A fine 800 arrivarono i primi trattori, macchine molto più leggere e in grado di poter sfruttare il gasolio ma soprattutto poter lavorare su terreni scoscesi e impervi, come le campagne italiane.

In questo frangente l’ingegno italiano non tarda ad arrivare. Tutto nasce dall’esigenza di meccanizzare il lavoro di vangatura, cosa impossibile a quei tempi. Nel 1938 l’azienda Bolli brevetta la prima vangatrice meccanica.
La rivista ingegni e congegni, nell’articolo: La nuova vangatrice bolli, riportato come fonte, cita la seguente affermazione:
“E’ noto però, che il lavoro di vangatura risulta molto superiore, più completo e redditizio dell’aratura e di ogni altro sistema di lavorazione e così partendo da questo dato di fatto e per potare un contributo ad una più perfetta e proficua preparazione dei terreni, abbiamo ideato e costruito una vangatrice meccanica che vangando il terreno ad imitazione dell’uomo.”

La stessa rivista conclude “la vanga, la quale, operando un lavoro più complesso, più intelligente di quello che possa fare l’aratro, ha dovuto aspettare che la meccanica agraria fosse arrivata a tal punto di perfezione, da dare dei meccanismi capaci di riprodurre fedelmente i movimenti che l’uomo compie eseguendo questa operazione”.
Dal secondo dopoguerra, con il boom industriale si affermano molte realtà industriali specializzate nella meccanica agricola, con campioni internazionali quali Tortella, specializzata nelle vangatrici, oltre a produrre trinciatrici, frese, erpici e molte altre macchine a catalogo.

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